Serie A, come Barella è diventato il protagonista dell’anno
Serie A, Nicolò Barella è il calciatore dell’anno, tutti parlano di lui, forse anche grazie all’accoppiata scudetto-Europeo. Ad irrompere nella scena sono le battute nel parterre con il c.t. Roberto Mancini, le risate ed il divertimento con Daniele De Rossi. Non mancano i video ed i post sui social in cui i tifosi, nonostante la rabbia, fanno della pura ironia dei suoi errori in campo. Tutto questo ha dato vita ad un anno per lui fantastico partito da una sconfitta. La sua testa è già proiettata al 2022. Nicolò Barella sognava l’Inter sin da quando era piccolo, voleva indossare la maglia della squadra e con lei vincere ed è quello che sta facendo proprio adesso. Non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi vuole continuare ad impegnarsi per dare il massimo insieme al resto della squadra mirando allo scudetto e a tutte le vittorie da portare a casa.
Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale, è stato premiato dalla Gazzetta Sports Awards. Di tutto questo ha parlato il vicedirettore vicario Gianni Valenti, che si è detto soddisfatto per quanto ottenuto fino ad ora, ha poi ringraziato tutti i calciatori che si sono riconfermati super e quelli che hanno dimostrato di poter migliorare strada facendo. Molti calciatori nel corso della nuova stagione hanno invece deciso di andare via. Nicolò ha avuto varie occasioni per farlo, ma ha deciso di restare, felicissimo della decisione presa. La società nutre fiducia e rispetto nei suoi confronti. Quando giungerà al termine della carriera si guarderà indietro e soltanto così si renderà conto di quanto fatto scegliendo se essere felice o deluso.
Differenza di umori, preparazione, comportamento in squadra prima e dopo Inzaghi
Da quando Inzaghi è arrivato a far parte del team ha travolto tutti quanti con il carisma, con l’energia, lasciando ad ognuno la possibilità di esprimersi su ogni cosa, confrontandosi. Rispetto a prima con Conte, oggi l’Inter ha più libertà di prendere delle decisioni, questo ha aiutato a tutti i livelli accompagnando il singolo a giocare con obiettivi diversi. Parlando della Champions si è anche tirato fuori il discorso squadre difficili o impossibili da affrontare arrivando alla conclusione che l’unica squadra della quale l’Inter ha paura sono i Reds. Ma quando si arriva alla fase a eliminazione diretta è inevitabile incontrare le squadre realmente forti, da lì non si può scappare.
Tra tutte c’è il Liverpool che è fortissimo oltre che in salute, ma l’Inter sta bene, quindi si tratta di una sfida equilibrata. A Madrid l’Inter ha dominato, tralasciando l’errore commesso da Barella che fa coppia con Brozovic. A proposito della loro amicizia, l’unico argomento che non viene mai sfiorato è l’Inter ed in generale il calcio. Brozovic ha dato tantissimo alla squadra per anni, anche durante gli anni realmente difficili. Oggi è molto legato ai colori del team, lo dimostra il modo in cui gioca. E poi ecco la domanda fatale: a breve ci sarà il Mondiale in Qatar, ma Barella giocherà con l’Italia? La domanda al momento non ha risposta anche perchè la partecipazione dell’Italia non è certa. Bisognerà prima di tutto passare gli spareggi, qualora così non dovesse essere, vorrà dire soltanto che questi Mondiali non erano il destino dell’Italia. A pensarla in modo diverso è il CT che non ha dubbi, è positivo e pensa tutto andrà bene perchè non bisogna dimenticare di essere comunque la squadra più forte in Europa e le doti anche se sono passati 4 mesi, sono rimaste. I playoff quindi non sono un problema, adesso bisogna fare un rewind e mettercela tutta per andare al Mondiale dimostrando di essere grandi, tutti insieme.